LA PAZZIA DELLA GUERRA, E LA SUA CAUSA

Dicono che bisognerebbe studiare il fenomeno che porta l’Uomo a commettere sempre le peggiori atrocità, come sono le guerre, e a ripetere sempre gli stessi errori, fenomeno la cui persistenza ha fatto giungere diversi studiosi del passato alla conclusione che l’Uomo sarebbe malvagio.


In realtà, l’Uomo è fondamentalmente buono, e lo studio che spiega come in realtà stiano le cose è stato pubblicato nel 1950 nel libro “Dianetics” (1).


Riassumo in breve la questione. La mente umana è composta da due parti:


1. Una mente razionale, analitica, dove risiede la coscienza e la consapevolezza. A patto che i dati su cui basa le sue decisioni siano corretti, questa mente non sbaglia: è più precisa, più potente e più affidabile di qualunque computer;


2. Una mente irrazionale e reattiva, che ha potere di comando sull’intero organismo, ed è totalmente sconosciuta dalla mente analitica. In questa mente sono incistati dolore, emozioni negative e incoscienza, e i meccanismi che tengono in funzione questa mente tendono a replicare all’infinito il suo contenuto. Questa mente identifica i percetti del mondo reale con quelli immagazzinati nelle immagini mentali che contiene, giungendo ad imporre azioni, comportamenti e decisioni sempre fuori contesto, causando così la manifesta irrazionalità di certi comportamenti umani farciti di errori, persino diabolici nella loro assurdità.


Nella vita succede che, a causa della mente reattiva, l’Uomo realizza il peggio che sia possibile: guerre, disaccordi, pazzia, criminalità. Il tutto poi viene giustificato dalla mente analitica, convinta com’è di avere il pieno controllo dell’organismo, e, dato che non può sbagliare, cerca di dare un’interpretazione razionale ai disastri causati invece dalla mente reattiva.


La mente reattiva si può disattivare e anche eliminare, svuotandola del suo contenuto di dolore e sofferenze. Il dolore accumulato nella mente si può cancellare, facendo riacquistare alla persona la sua razionalità ed energia vitale che sembrava persa.


Infatti la mente reattiva è composta da immagini mentali nascoste alla mente analitica, ma che contengono tutti i percetti acquisiti nel momento della loro registrazione, anche in uno stato di totale incoscienza dell’organismo.


La mente reattiva è sempre in funzione, e quando si manifesta una minaccia all’organismo, in cui è presente dolore, fisico o mentale, e incoscienza, totale o parziale, avviene la registrazione in un “engram”, che è una rappresentazione tramite immagini mentali di questo periodo di tempo contraddistinto da dolore e incoscienza.


Quando la mente reattiva registra, la mente analitica si disattiva. In pratica, la mente analitica è un meccanismo talmente perfetto, ma anche altrettanto delicato, per cui, non appena l’organismo viene minacciato dalla presenza di dolore e incoscienza, la mente analitica viene protetta disinserendola, come se si attivasse una sorta di fusibile, per proteggere un meccanismo tanto sensibile.


Invece, dato che la mente reattiva è un meccanismo rozzo e resistentissimo, essa registra anche nelle condizioni di massimo stress dell’organismo.


Ma nel futuro, riapprossimandosi i percetti registrati nella mente reattiva, essa comanderà all’organismo di replicare nel tempo presente i suoi contenuti, dato che attraverso di essi l’organismo è riuscito a sopravvivere.


Ma al tempo in cui fu registrato l’engram, se l’organismo attraversò un episodio di guerra, ecco che tale esperienza dolorosa verrà ad essere riproposta nel tempo presente, quando invece non ci sarebbe alcuna evidenza razionale che ne dimostrerebbe la necessità. Ma la mente reattiva ha potere di comando, perciò se l’engram contiene guerra, e guerra sia! Si manifesteranno così le più gravi aberrazioni, che potrebbero indurre un osservatore a concludere erroneamente che l’Uomo sia malvagio.


La mente analitica provvederà in ogni caso a dare un’interpretazione razionale alla faccenda, che però ad un osservatore esterno apparirà totalmente irrazionale, a meno che anch’egli non abbia tra i propri engram contenuti simili, il che, trascorsa una guerra, è anche probabile.


FACCIAMO QUALCHE CONSIDERAZIONE


Facciamo un esperimento: fate un elenco delle contrapposizioni di umana emanazione di cui avete esperienza, diretta o indiretta. Comincio io, senza la pretesa che sia una lista completa:


- guerra e pace;

- amico o nemico;

- nord e sud;

- destra e sinistra;

- pagani e cristiani;

- nazionalisti e globalisti;

- moglie e marito;

- genitori e figli;

- Milan e Inter;

- continuate voi, con una vostra lista, che naturalmente ognuno ne avrà di sue personali.


Ebbene, se in tali dicotomie sapete che esistono delle emozioni negative, state pur certi che la mente reattiva è stata in funzione, potrebbe esserlo tuttora, come potrebbe riattivarsi in qualunque momento, nel futuro, in modo anche peggiore di quanto eventualmente non abbia già fatto. Il che significa che voi non siete stati sotto il completo controllo di voi stessi. Ciò vuol dire che siete stati effetto di un meccanismo diabolico che può rovinare la vostra vita, o, se nel malaugurato caso l’abbia già fatto in una certa misura, potrebbe rovinarvela maggiormente oggi, o in un prossimo futuro.


La mente reattiva esiste, e condiziona l’Uomo, facendogli commettere le peggiori nefandezze.


Per esempio, oggi esiste la dicotomia Russia-Ucraina.


La domanda apparente sarebbe: il cattivo è la Russia o l’Ucraina?


Naturalmente la risposta apparente sarebbe che, visto che la Russia è l’invasore, allora il cattivo è Putin!


Però ci sono anche altri pareri, per cui la Russia sarebbe stata provocata, per cui il cattivo è Zelensky!


Sapete invece come stanno le cose? La mente analitica sta tentando di dare una giustificazione razionale a una cosa tanto irrazionale e reattiva qual è una guerra. La mente analitica ha bisogno di un terminale che sia nel giusto, perché essa non ammette errori: quindi, se Putin è cattivo, allora Zelensky è senz’altro buono; e viceversa.


Ma queste sono solo giustificazioni, più o meno credibili e razionali.


Invece, la realtà è che il fatto di giungere alle vie di fatto di una guerra è la conseguenza di drammatizzazioni di engram presenti nella mente reattiva dell’Uomo.


L’Uomo non è il nemico. Queste contrapposizioni sono l’espressione in forma dualistica della lotta atavica tra la mente analitica e quello che è diventato il suo nemico nascosto: la mente reattiva e il suo contenuto di dolore e sofferenze, incistati negli engram, che si mantengono attivi usando l’energia vitale sottratta all’Uomo e usata per alimentare la mente reattiva e i suoi meccanismi diabolici.


Gli engram contenuti nella mente reattiva, per mantenere in funzione i loro circuiti, “rubano” l’energia vitale dell’organismo, e la usano contro l’organismo stesso, il cui potere e vitalità diminuisce sempre più, man mano che passa il tempo e all’accumularsi di episodi dolorosi.


Talvolta noi stessi ne diventiamo consapevoli: un tempo, da bambini o da ragazzi eravamo pieni di vita e felici, e ora invece ci sentiamo giù di corda e abbiamo in un certo senso perso la speranza. Ebbene, è l’effetto della mente reattiva, che ci ha “rubato” la nostra energia vitale, incistata com’è ormai negli engram. 


SI PUÒ RISOLVERE IL PROBLEMA


Esiste però una soluzione. Nel libro Dianetics, oltre a spiegare per filo e per segno i meccanismi diabolici qui sopra appena accennati, contiene anche una procedura che, con semplici procedimenti di comunicazione, consente ad un auditor di Dianetics di rendere una persona Clear, cioè un individuo che non ha più la sua mente reattiva. Un Clear si è riappropriato dell’energia vitale che prima era contenuta negli engram. In un Clear il dolore contenuto negli engram è stato cancellato.


Il contenuto degli engram, che prima era parzialmente o totalmente nascosto, ora è diventato completamente disponibile alla persona in normali ricordi, privi di dolore. Infatti si è scoperto che il dolore presente nella mente si può cancellare, mentre i ricordi non si possono cancellare.


Due persone che abbiano letto il libro Dianetics potrebbero così scambiarsi i procedimenti, assumendo alternativamente la figura di auditor e di preclear.


Dopo qualche decina di ore di procedimenti avremo un bel po’ di mente reattiva in meno a questo mondo, e molta più razionalità ed energia vitale a disposizione.


Più persone si dedicheranno all’auditing e più si realizzerà la tanto auspicata condizione di riuscire finalmente a spazzare via dalla Terra gli orrori della guerra e le pazzie imposte da governi soppressivi, formati come sono da gente aberrata.


Un mondo popolato da un buon numero di Clear non avrà più bisogno di guerre, pazzie e assurde dicotomie, e si potrà finalmente sviluppare una civiltà in cui valga la pena vivere.


(1) Il libro si intitola: “Dianetics, la forza del pensiero sul corpo”, di L. Ron Hubbard.

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