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DATI ISTAT SUI DECESSI, AGGIORNATI A TUTTO NOVEMBRE 2021

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Riassunto: il numero totale dei decessi nel 2021 è circa 30mila in meno del 2020, ma più alto di oltre 51mila rispetto al 2019, prima della pandemia. Inoltre, nella fascia d’età dai 15 ai 74 anni, i decessi avvenuti nel 2021 sono un po’ di più che nel 2020, e molti di più rispetto ad ogni anno prima della pandemia. --- ISTAT in data 3 febbraio 2022 ha pubblicato i dati riguardanti i decessi avvenuti in Italia: tutti i decessi, derivanti da qualunque causa. Sono aggiornati al 30 novembre 2021, e sono presentati in un foglio excel e un csv(un file di testo separato da virgole), confrontati con i dati del 2020 e con quelli riguardanti la media dei cinque anni precedenti, dal 2015 al 2019. I dati Istat li trovate a questi indirizzi: https://www.istat.it/it/archivio/240401 https://www.istat.it/it/files//2020/03/Tavola-riepilogativa-3_3-febbraio-2022.zip https://www.istat.it/storage/dati_mortalita/Dataset-decessi-comunali-giornalieri-4_3-febbraio-2022.zip Ho elaborato i totali, e ve li prese

DEMOGRAFIA E POSTI LETTO PER CASI ACUTI DAL 1980 A OGGI

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Sottotitolo: le bugie in campo sanitario dei nostri governanti hanno le gambe corte. Sotto-sottotitolo: la situazione ospedaliera italiana è molto peggiore di quello che ci vogliono far credere. Grazie a un post di un amico, che ho letto qualche giorno fa, mi sono fatto alcune domande che hanno prodotto alcune risposte che vorrei condividere. Il fatto che ho ritenuto interessante, e da cui è partito il mio ragionamento, è l’immagine che riporto in Figura 1, qui di seguito: L’immagine è tratta da: https://thesubmarine.it/2020/03/10/posti-letto-ospedali-italiani-nuovo-coronavirus/ Notiamo che i posti letto per i casi acuti, disponibili negli ospedali italiani, sono passati da 922 nell’anno 1980 a 275 nel 2013; il numero di posti letto è ogni 100mila abitanti. Per ulteriore aggiornamento dei dati, riporto quanto è scritto nell’Annuario Statistico del Servizio Sanitario Nazionale dell’anno 2019, che è l’ultimo rapporto per l’argomento in questione, che indica a pagina 56 quanto segue: «A l

DATI ISTAT SUI DECESSI, AGGIORNATI A OTTOBRE 2021

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Sottotitolo: la faccenda si ingrossa. ISTAT in data 21 dicembre 2021 ha pubblicato i dati riguardanti i decessi avvenuti in Italia: tutti i decessi, derivanti da qualunque causa. Sono aggiornati a ottobre 2021, e sono presentati in un foglio excel, confrontati con i dati del 2020 e con quelli riguardanti la media dei cinque anni precedenti, dal 2015 al 2019. In ottobre si nota una diminuzione dei decessi rispetto al 2020, e questo sembra essere una buona notizia: infatti, sarebbe come dire che i vaccini anti covid funzionano… tuttavia… Tuttavia, il fatto di saltare a conclusioni affrettate non sarebbe un buon metodo di analisi. Dato che nei mesi precedenti, da maggio a settembre 2021, si poteva notare una tendenza alla crescita dei decessi, che a ottobre sembra essersi invertita, il San Tommaso che è in me mi suggerisce di ficcare il dito ben in profondità nella piaga. Ma andiamo con ordine. Come nelle mie analisi dei dati, precedenti a questa, le mie domande erano, e sono ancora: i va

DATI ISTAT SUI DECESSI, AGGIORNATI A SETTEMBRE 2021

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Istat in data 18 novembre 2021 ha pubblicato i dati riguardanti i decessi avvenuti in Italia. Sono aggiornati a settembre 2021, e sono presentati in un foglio excel, confrontati con i dati del 2020 e con quelli riguardanti la media dei cinque anni precedenti, dal 2015 al 2019. Si continua a notare una crescita dei decessi, sia rispetto alla media degli anni precedenti, sia rispetto al 2020, anno in cui non erano ancora disponibili i vaccini anti covid. Le mie domande erano, e sono ancora: i vaccini anti Covid-19 funzionano? Sappiamo che la scienza si è lanciata in questa operazione senza testare a lungo questi prodotti, ma, mi chiedo: sono sicuri? Funzionano veramente? Servono allo scopo per cui sono stati progettati? Dato che le Autorità e le Istituzioni, attraverso i sistemi di comunicazione di massa, insistono sull’efficacia di questi vaccini, e dato che io, per mia natura, dubito, per lo meno fintanto che i dati non dimostrino inconfutabilmente che sia vero che i vaccini funzionano

DATI ISTAT SUI DECESSI, AGGIORNATI AD AGOSTO 2021

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Istat in data 21 ottobre 2021 ha pubblicato i dati riguardanti i decessi avvenuti in Italia. Sono aggiornati ad agosto 2021, e sono presentati in un foglio excel, confrontati con i dati del 2020 e con quelli riguardanti la media dei cinque anni precedenti, dal 2015 al 2019. Avrei preferito aspettare, e valutare i dati del 2021 completi. Ma avrei dovuto attendere ancora molti mesi. Tuttavia i dati aggiornati ad agosto rappresentano già i due terzi dell’anno: quindi perché aspettare? Già mesi fa avevo visto i dati precedenti, e intuito ciò che stava accadendo, ma ho voluto aspettare per avere dati ancora più precisi, e perciò più affidabili, al fine di ottenere una risposta alle mie domande. La domanda che ho in mente, e a cui volevo dare una risposta, è: i vaccini anti Covid-19 funzionano? Sappiamo che la scienza si è lanciata in questa operazione senza testare a lungo questi prodotti, ma, mi chiedo: sono sicuri? Funzionano veramente? Servono allo scopo per cui sono stati progettati? Da

DECESSI 2020 E PANDEMIA, SISTEMA SANITARIO E DEMOGRAFIA

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ISTAT in data 5 marzo 2021 ha pubblicato i dati dei decessi avvenuti nel corso di tutto il 2020, completando le informazioni riguardanti questo anno, che già ci venivano fornite man mano, mese per mese. Come sappiamo, da tempo ISTAT in questa pubblicazione insiste nel confrontare i dati puntuali dell’anno 2020 con la media dei cinque anni precedenti, dal 2015 al 2019. Naturalmente è come confrontare le mele con le pere, perché non è confrontabile un dato puntuale con una media, in quanto non sono grandezze di entità paragonabile. È come la media dei polli di Trilussa: quei due hanno mangiato un pollo a testa. Peccato che uno di loro ne ha mangiati due, mentre l’altro sta morendo di fame. Oppure come quel tizio che è annegato in un canale profondo mediamente dieci centimetri. Solo che il tizio ha perso la vita in un punto dove la profondità del canale era di tre metri. Fa niente. Sappiamo che ISTAT sembrerebbe gradire di “illuminarci” con una specie di suggestione ipnotica, suggerendoci