DATI ISTAT SUI DECESSI, AGGIORNATI AD AGOSTO 2021

Istat in data 21 ottobre 2021 ha pubblicato i dati riguardanti i decessi avvenuti in Italia. Sono aggiornati ad agosto 2021, e sono presentati in un foglio excel, confrontati con i dati del 2020 e con quelli riguardanti la media dei cinque anni precedenti, dal 2015 al 2019. Avrei preferito aspettare, e valutare i dati del 2021 completi. Ma avrei dovuto attendere ancora molti mesi. Tuttavia i dati aggiornati ad agosto rappresentano già i due terzi dell’anno: quindi perché aspettare? Già mesi fa avevo visto i dati precedenti, e intuito ciò che stava accadendo, ma ho voluto aspettare per avere dati ancora più precisi, e perciò più affidabili, al fine di ottenere una risposta alle mie domande.


La domanda che ho in mente, e a cui volevo dare una risposta, è: i vaccini anti Covid-19 funzionano? Sappiamo che la scienza si è lanciata in questa operazione senza testare a lungo questi prodotti, ma, mi chiedo: sono sicuri? Funzionano veramente? Servono allo scopo per cui sono stati progettati?


Dato che le Autorità e le Istituzioni, attraverso i sistemi di comunicazione di massa, insistono sull’efficacia di questi vaccini, e dato che io, per mia natura, dubito, per lo meno fintanto che i dati non dimostrino inconfutabilmente che sia vero che i vaccini funzionano, tendo a valutare per conto mio i dati, cercando di capire se in realtà la narrazione ufficiale nasconde cose che sarebbe poco conveniente rivelare. Ma, dato che io ci tengo alla verità, mi piace esaminare a fondo i dati, e, se possibile, presentare ciò che ho scoperto.


Un modo per analizzare i dati a cui ho pensato, al fine di trarre qualche conclusione che abbia un senso oggettivo, è quella di verificare il numero di decessi che avvengono in Italia. Intendo tutti i decessi, dovuti a qualunque causa, non solo i decessi a causa o con Covid-19. I vari bollettini giornalieri con cui le autorità sanitarie ci informano in TV non mi bastano, dato che palesano solo risultati parziali. I decessi Covid sono un dato parziale, potrebbe quindi essere inficiato da errori. Ma un dato che riportasse i totali dei decessi, ecco, questo sarebbe a mio avviso un dato più oggettivo: che è quello che ci comunica periodicamente Istat, ed è quello oggetto di questo post.


È quasi un anno ormai che la campagna vaccinale anti Covid-19 è in corso. Siamo uno dei paesi al mondo con il più elevato numero di persone vaccinate, oltre l’80% della popolazione, per cui, se fosse vero che i vaccini funzionano, e dato che l’epidemia è ancora in corso, dovremmo ormai vedere una diminuzione dei decessi. O no? Ovvero, se le Autorità asseriscono che i vaccini funzionano, ma i decessi aumentano, potrei dire che c’è qualcosa che non va. O no?


Perciò diamo un’occhiata ai dati Istat, che trovate a questi indirizzi:


https://www.istat.it/it/archivio/240401


https://www.istat.it/it/files//2020/03/Tavola_riepilogativa_3__21ottobre-2021.zip


Ho elaborato i totali, e ve li presento in Figura 1, in forma numerica:


In Figura 2 vi presento i dati elaborati in forma di grafico:



Faccio un inciso per quanto riguarda il dato della “media 2015-2019”, con cui Istat ci propone il confronto con i dati puntuali del 2020 e del 2021. Non è una buona idea confrontare dati non omogenei, cioè medie con valori puntuali. Potrebbe essere giusto farlo, se le condizioni di misurazione avvenissero per insiemi omogenei. Ma i dati demografici italiani non sono omogenei: infatti, fino a cinquant’anni fa, circa, la popolazione italiana ha manifestato un forte incremento demografico, che si è fortemente attenuato da allora. Cinquant’anni fa nascevano più del doppio di bambini rispetto a oggi, ed è quindi pacifico che, dopo un tot di anni, le persone passino a miglior vita. Quindi le medie dei decessi riferite ad anni precedenti a oggi sono per forza inferiori rispetto ai dati puntuali relativi agli anni successivi, dato che questi ultimi si riferiscono ad annate dove, tempo fa, ci furono molti più nuove nascite di bambini. Evidentemente a Istat queste considerazioni non interessano – mi auguro per lo meno che sia solo questo il motivo, e che non sia, invece, per il fatto che non conoscono il problema -, ma ci tengo a precisarlo, perché, altrimenti, il lettore potrebbe essere fuorviato nella valutazione dei dati. E chiudo l’inciso.


Sia valutando i numeri, sia a occhio, semplicemente guardando il grafico, possiamo notare che i decessi nel 2021, rispetto al 2020, sono in crescita. Nel 2020 non avevamo i vaccini; oggi, invece, li abbiamo, e abbiamo anche vaccinato una grandissima parte della popolazione, per cui mi sarei aspettato di vedere un risultato sui numeri che esprimesse una diminuzione dei decessi, fatto questo che dovrebbe testimoniare l’efficacia dei vaccini anti Covid-19. Ma, disgraziatamente, questa diminuzione dei decessi io non la vedo.


È pur vero che l’alta percentuale di vaccinati non l’avevamo a gennaio. Tuttavia, ad agosto, come anche maggio, giugno e luglio, le persone vaccinate erano molte, ma i numeri dei decessi crescono: da maggio 2021 i decessi sono sempre stati di più di quelli avvenuti nello stesso mese del 2020. Come mai? L’eccesso dei morti è imputabile alle persone non ancora vaccinate? Oppure c’è qualcos’altro che non sappiamo, o che le Autorità fanno fatica a rivelarci?


In effetti, io l’avevo già detto qual è il fattore che i vaccini anti Covid-19 non possono in alcun modo risolvere: è il fattore demografico; ne ho parlato qui:


https://unaltroblogcimancava.blogspot.com/2021/03/decessi-2020-e-pandemia-sistema.html


Avevo previsto che per i prossimi trent’anni, almeno, i decessi continueranno ad aumentare, vaccini o non vaccini. E i dati che vi sto proponendo costituiscono, per ora, una conferma delle mie valutazioni.


In altre parole, i vaccini anti Covid-19, a mio parere, sono ben lungi da essere quella soluzione salvifica per la quale, in un modo o nell’altro (vedi green pass) ce la stanno imponendo. 

Sarebbe molto più efficace un Servizio Sanitario Nazionale molto ben dimensionato, sia in termine di strutture che di personale. Ma, come sappiamo, il Governo e le Autorità, da decenni ormai, stanno tagliando la Sanità a più non posso. Secondo le Autorità i vaccini sarebbero la soluzione, ma, dai dati che vedo e che vi ho presentato, quando avremo dati storici e statistici ancora più completi (e ci vorranno diversi anni), credo che i vaccini anti Covid-19 li dovremo considerare una delusione. Tuttavia, se tra qualche anno di delusione si dovrà parlare, dobbiamo però considerare che, se così fosse, già oggi staremmo perciò perdendo tempo e soldi ponendo in atto una soluzione, quella vaccinale globale, che, a questo punto, sarebbe solo, o quasi, un affare per le case farmaceutiche produttrici e per tutti gli attori coinvolti, ma, e questo sarebbe grave, a danno dei cittadini e dello Stato.


Ci siamo buttati sui vaccini, ma non abbiamo pensato a un Piano B. Che cosa succederebbe se scoprissimo, tra qualche anno, che le Autorità, sul tema vaccini anti Covid-19, hanno fatto fiasco? Scopriremmo che avremmo sacrificato l’economia, i Diritti Umani e un sacco di soldi, per che cosa? Non credo che sarebbe una scena felice, e credo che rischieremmo di subire tensioni sociali ingovernabili.


Perciò, qualcuno ha pensato a un Piano B, qualora la causa vaccini fosse una causa persa?


Il Piano B comporterebbe di avere un SSN adeguatamente dimensionato. Servirebbe nel contempo un sistema economico sano e forte, che fosse in grado di sostenerlo, dato che servirebbero un sacco di quattrini per tenere in piedi una Sanità adeguatamente dimensionata, che oggi, purtroppo non abbiamo.


Quindi, in conclusione, se un domani dovesse essere dimostrato che i vaccini hanno fatto cilecca, o che comunque hanno deluso, e dato che in questa campagna vaccinale si sono lanciati tutte le migliori Autorità mondiali, e anche moltissimi Stati, mi verrebbe da pensare che, forse, le Autorità si sono sbagliate, e che quindi già adesso si stanno sbagliando. Il che vorrebbe dire, per estensione, che le Autorità si stanno sbagliando non solo in campo sanitario, ma anche in campo economico.


Perciò ne consegue che una soluzione non ci possiamo aspettare che arrivi dalle Autorità, dato che insistono con una campagna sanitaria che non funziona, e che, nel contempo, insistono a tagliare la Sanità perché non ci sono soldi.


Ne consegue, se dovessero veramente verificarsi i problemi che pavento, e che, per ora, sembrano confermati dai dati Istat suesposti, avremo bisogno di aiutare le Autorità, cercando di far capire loro che non solo viviamo con un modello sanitario che non è adeguato, ma che pure il sistema economico che abbiamo è inadeguato, e perciò va cambiato: ci serve pertanto un Nuovo Sistema Economico, Monetario, Fiscale e di Giustizia:


https://drive.google.com/file/d/1ZvbXSCvRzJ5cYjATODAzirZZxLmbgHSF/view?usp=sharing


Questo sistema economico rivede e migliora le conoscenze finora applicate dalle Autorità in campo economico, monetario, fiscale e di giustizia, correggendo gli errori che stanno causando problemi economici e sanitari infiniti. Questo sistema ci consentirà di avere un’economia sana e fiorente, in grado perciò di mantenere e alimentare un sistema sanitario molto ben dimensionato e in grado di far fronte a qualunque epidemia si dovesse verificare, senza dover per forza obbligare la popolazione a limitare le proprie attività, sperando così di contenere i contagi e ridurre il relativo insostenibile impatto sul sistema sanitario. Ma il fatto di limitare le attività economiche e quelle della popolazione non fa altro che deprimere l’economia, per cui dovremmo ulteriormente tagliare le spese, anche sanitarie, ottenendo alla fine una spirale discendente incontrollabile.


Dobbiamo tenere gli occhi aperti, e, lo dico già da diversi mesi, dobbiamo cambiare il nostro pensiero, la nostra visione e i nostri modelli economici fallimentari.

Commenti

  1. Segnalo che ho fatto un errore: le tabelle e il grafico, riportati in Figura 1 e 2 rispettivamente, contengono numeri errati, in eccesso, per il 2020 e il 2021. Nei fogli di calcolo mi sono accorto di aver sommato anche l'anno (2020 e 2021), per cui i totali relativi sia al 2020 che al 2021 risultano artificiosamente incrementati del valore numerico relativo all'anno. Il problema non sussiste per i dati relativi alla media 2015-2019. Ovviamente il problema non inficia la relazione tra il confronto del 2021 col 2020, se non per quel valore di 1 (uno), che per i nostri calcoli non rappresenta un errore così determinante da invalidare i concetti espressi nel testo.
    Comunque il successivo post, pubblicato in novembre 2021, riporta i dati corretti e aggiornati a settembre 2021.

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