DATI ISTAT SUI DECESSI, AGGIORNATI A TUTTO L'ANNO 2021

Riassunto: la linea di tendenza dei decessi avvenuti dal 2011 a tutto il 2021 non è cambiata, come si noterà dai dati e dalla loro rappresentazione in forma grafica, proposti qui di seguito: è una linea di tendenza crescente, e continuerà ad esserlo, per almeno i prossimi trent’anni. Non vorrei arrivare a dire che i vaccini anti covid non siano serviti, ma, osservando e analizzando i dati dei decessi, trovo molto, molto difficile affermare il contrario.


Non vorrei dire e farvi notare che ve l’avevo detto, ma io ve l’avevo detto che sarebbe successo esattamente questo, infatti lo trovate scritto nella seguente mia esternazione, avvenuta sul mio blog, a marzo 2021:


https://unaltroblogcimancava.blogspot.com/2021/03/decessi-2020-e-pandemia-sistema.html


Infatti l’avevo detto e sottolineato che i vaccini nulla possono, né potranno mai fare nulla contro le leggi demografiche, che, dati alla mano, dicono che la tendenza, per i prossimi circa trent’anni, sarà quella di decessi crescenti.


ISTAT in data 2 marzo 2022 ha pubblicato i dati riguardanti i decessi avvenuti in Italia: tutti i decessi, derivanti da qualunque causa. Sono aggiornati a tutto l’anno 2021, e sono presentati in un foglio excel e un csv (un file di testo separato da virgole), confrontati con i dati del 2020 e con quelli riguardanti la media dei cinque anni precedenti, dal 2015 al 2019.


I dati Istat li trovate a questi indirizzi:


https://www.istat.it/it/archivio/240401


https://www.istat.it/it/files//2020/03/Tavola-riepilogativa_3-2marzo-2022.zip


https://www.istat.it/storage/dati_mortalita/decessi-comunali-giornalieri_4_2marzo2022.zip


Ho elaborato i totali, e ve li presento in Figura 1, in forma numerica:




In Figura 2 vi presento i dati elaborati in forma di grafico:


Faccio il solito inciso per quanto riguarda il dato della “media 2015-2019”, con cui Istat ci propone il confronto con i dati puntuali del 2020 e del 2021. Non è una buona idea confrontare dati non omogenei, cioè medie con valori puntuali. Potrebbe essere giusto farlo, se le condizioni di misurazione avvenissero per insiemi omogenei. Ma i dati demografici italiani non sono omogenei: infatti, fino a cinquant’anni fa, circa, la popolazione italiana ha manifestato un forte incremento demografico, che si è fortemente attenuato da allora. Cinquant’anni fa nascevano più del doppio di bambini rispetto a oggi, ed è quindi pacifico che, dopo un tot di anni, le persone passino a miglior vita. Quindi le medie dei decessi riferite ad anni precedenti a oggi sono per forza inferiori rispetto ai dati puntuali relativi agli anni successivi, dato che questi ultimi si riferiscono ad annate dove, tempo fa, ci furono molte più nuove nascite di bambini. Evidentemente a Istat queste considerazioni non interessano – mi auguro per lo meno che sia solo questo il motivo, e che non sia, invece, per il fatto che non conoscono il problema -, ma ci tengo a precisarlo, perché, altrimenti, il lettore potrebbe essere fuorviato nella valutazione dei dati. E chiudo l’inciso.


Qui di seguito, in Figura 3,  propongo un’ulteriore analisi dei dati, rappresentando in rosso il maggior numero di decessi, nella fascia corrispondente all’anno precedente, mentre in verde un numero inferiore di decessi:




Come si può notare, nell’anno 2021 è avvenuto un fenomeno che non era mai successo negli anni precedenti, in modo così marcato e nello stesso tempo uniforme: un incremento di decine, anzi di centinaia di decessi, nella fasce d’età giovani: il che contrasta con quanto riportato sui canali ufficiali ISS, Istituto Superiore di Sanità, dove non mi pare di scorgere spiegazioni per morti di covid per queste fasce giovani di popolazione.


Ci sarebbero due spiegazioni per la perdita di queste giovani vite:


1. la sfortuna e la fatalità, a cui comunque non credo.


2. gli effetti collaterali dei vaccini anti covid.


Attendiamo con fiduciosa speranza che le Autorità facciano chiarezza a questo riguardo, prima che comunque lo faccia l’inevitabile e inesorabile corso della Storia.


Nella seguente Figura 4 riporto il grafico che rappresenta il totale dei decessi, avvenuti dagli anni 2011 al 2021 compresi. Si noti la linea di tendenza, crescente, che non fa altro che confermare quanto sostenevo ed evidenziavo a marzo 2021 (vedi link all’inizio di questo post).




CONCLUSIONI


L’Italia si è buttata a capofitto nella guerra al covid, armata di vaccini, ma dimenticando che l’unica scelta razionale ed intelligente era quella di potenziare il nostro bistrattato Sistema Sanitario Nazionale.


Credo si possa parlare di guerra persa, vite consumate inutilmente dal fuoco della stupidità umana, ed enormi quantità di denaro pubblico gettate dalla finestra.


La speranza è che qualche barlume di saggezza possa ancora spuntare sotto la pesante coltre di cinerea e falsa ideologia economica, sotto cui l’attuale classe politica ha seppellito la nostra amata Patria: l’Italia non ha meritato, e non merita tutto questo.


L’unione dei puntini relativi ai dati, che sono impossibili da ignorare, né tanto meno travisare, mostra la cupa figura del tradimento.


Si arriverà prima o poi alla Giustizia, ma dovremo prima attraversare una fase molto scomoda, ma necessaria: ingoiare il rospo dell’errore: il grave errore di aver dato fiducia alla classe decisionale del Paese che si è dimostrata una delle peggiori della storia d’Italia.

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