IL LATO NASCOSTO DELLA GUERRA



Riassunto: qual è la ragione della guerra in Ucraina? Ci potrebbero essere molte cause, ma un motivo in grado di scatenare qualunque guerra, nascosto il più delle volte alla vista, esiste da secoli, e mi risulta che non sia mai stato trattato nei termini che qui di seguito andrò ad esporre.

Cercherò di essere il più chiaro e il più conciso possibile, ma la questione richiede una forma di pensiero diversa da quella che comunemente ci presentano i cosiddetti “esperti”.

Normalmente in un conflitto sono visibili due parti, che possiamo idealmente identificare con la parte buona e quella cattiva. Ma, in realtà, perché possa esistere un conflitto insanabile, che possa far precipitare le cose fino al ricorso delle armi, ci deve essere una terza parte, che lavora in modo nascosto, e che determina il precipitare degli eventi.

Infatti, se le due parti litiganti semplicemente comunicassero tra loro, troverebbero un accordo soddisfacente, ed eviterebbero di far scatenare una guerra. Tuttavia una parte nascosta deve essere presente se il conflitto armato diventa inevitabile.

Qual è questa parte nascosta? Vediamola, e per farlo, devo spostare l’attenzione sull’economia, e nello specifico su quello strumento legato a filo doppio col sistema economico: la moneta.

La definizione della parola “moneta” è (dal vocabolario Treccani online): «l’insieme di tutto ciò che, in un dato Paese e in un dato periodo, è accettato come mezzo di pagamento, e usato quindi come intermediario di scambi, misura dei valori e riserva di valore».

Il nostro sistema economico è basato sulla moneta. Come sappiamo, la moneta viene emessa e controllata dalla Banca Centrale – nel nostro caso la BCE, Banca Centrale Europea, e fatta pervenire al sistema economico attraverso tutto il sistema bancario. Le banche poi prestano ai loro clienti le quantità di moneta che amministrano, e ne esigono la restituzione e anche il pagamento di interessi, per la remunerazione del loro lavoro e del rischio associato ad esso. Ma succede che questi interessi eccedono la quantità di moneta emessa dalla Banca Centrale, perciò essa dovrà emettere ulteriore moneta, e di conseguenza aumenteranno anche i prestiti, e ovviamente in contropartita dei clienti i debiti, e anche gli interessi, e a causa di questo poi dovrà aumentare anche il PIL, e così via, all’infinito, finché…

FINCHÉ IL SISTEMA FINANZIARIO, DEBITI+INTERESSI, SARÀ TROPPO GRANDE


Infatti, quando il cumulo di debiti più interessi diventa eccessivo, le poste in gioco diventano inesigibili, perché se i debitori non possono ripagare i debiti che hanno contratto, è evidente che la banca potrebbe fallire e tutto il sistema economico andare in crisi. Se la banca non fallisce è per il motivo che lo Stato la salva, facendo pagare i contribuenti, o incrementando il debito pubblico, o spingendo la Banca Centrale a emettere ulteriore moneta: ma è evidente che così facendo non si risolverà definitivamente il problema, limitandosi solo a procrastinarlo, rifilando così la patata bollente ai posteri. Il risultato sarà un mostruoso cumulo ingovernabile di debiti, interessi, e problemi economici insormontabili, risolvibile solo trovando qualcuno che paghi.

Perciò ad un certo punto sarà necessario un reset del sistema, ovvero servirà che qualcuno paghi di tasca sua questo cumulo enorme di debiti e interessi, il cui montante sarà in modo preponderante costituito da soli interessi.

Per inciso, e per dare un’idea dei valori in gioco, negli ultimi quarant’anni, circa, l’Italia ha pagato interessi sul suo debito pubblico, convertiti in euro, oltre 3mila miliardi di euro. Se pensiamo che oggi il debito pubblico italiano ammonta a circa 2700 miliardi di euro, e ogni anno l’Italia paga oltre 80 miliardi di euro di interessi, ci possiamo rendere conto della dimensione del problema: ma la questione a livello mondiale è molto più grande.

Bene, ho detto del reset del sistema: cosa si intende con questo? Semplice: occorre trovare qualcuno che paghi questi interessi, e anche il totale del debito che li produce, o almeno una parte.

COME SI OTTIENE QUESTO PAGAMENTO?


Si ottiene con vari sistemi. Ne elenco alcuni (cito una sezione del mio manuale: “Cenni di un Nuovo Sistema Economico, Monetario, Fiscale e di Giustizia”):

--- Dal capitolo: “I punti deboli del sistema attuale” - Inizio:

1. un paese dovrebbe risolvere il problema esportando, facendosi pagare con una valuta possibilmente pregiata, per un importo totale più alto del debito. Bravi, ma così si passa la patata bollente ad un altro paese, e non è perciò una vera soluzione. Anche se, devo convenire, in tal modo è stato perfettamente attuato l’antico detto latino “mors tua, vita mea”.

2. Il Prodotto Interno Lordo (PIL in italiano, mentre in inglese si dice Gross Domestic Product, GDP.) di un paese dovrebbe crescere sempre, in modo che cresca anche l’ammontare della moneta circolante nel suo sistema economico. In questo ambito furoreggia il fenomeno del cosiddetto “consumismo”: il Popolo deve assolutamente consumare, i prodotti sono fatti per durare poco, che è meglio comprare spesso un prodotto nuovo, piuttosto che riparare quelli già posseduti. Così, quando viene messo in vendita l’ultimo modello di lavatrice USB con AI (Intelligenza Artificiale) incorporata, tutti a comprarla! Naturalmente pagandola in comode rate, grazie al credito al consumo. Ma gli interessi ci sono sempre, anzi il loro effetto viene moltiplicato all’infinito ogni volta che, associato alla vendita di un prodotto, viene erogato un servizio di finanziamento per il suo acquisto. Con la crescita del PIL, il problema dell’inesigibilità dei crediti viene solo procrastinato. Intanto, più passa il tempo, e più gli interessi a debito producono altri interessi, e si crea così un montante che cresce in modo esponenziale, in virtù del fenomeno finanziario della capitalizzazione composta.

3. Ogni tanto deve scoppiare qualche crisi economica e/o recessione, così i debiti da ripagare non ci sono più per il fatto che il debitore fallisce, venendo poi escusso. Oppure i debiti devono essere rinegoziati con conseguente loro sensibile riduzione (in gergo finanziario questa “limatura” dei debiti si chiama “HairCut”), i creditori lo prendono in quel posto, che magari falliscono e vengono escussi anche loro, e quindi questo è un reset, un azzeramento più o meno automatico del sistema, e a volte pure “spintaneo”. In questa fase molta gente viene escussa, cioè espropriata dei suoi beni, e questo garantisce il pagamento degli interessi creati dal sistema.

4. Ci dovrebbe essere una certa inflazione (questo è veramente un colpo geniale!), così il montante, capitale più interessi, viene automaticamente ridotto nel suo valore reale, perciò i debiti, anche se crescono da un punto di vista di valore assoluto, invece diminuiscono nel loro valore in termini reali. Sull’inflazione, non c’è che dire, qui si manifesta tutto il genio degli economisti e letterati economici. Per spingere l’inflazione, ma in modo che non sia né troppo bassa, ma neppure troppo alta, sono stati ideati sistemi molto evoluti, per esempio: le borse valori, i ministeri delle finanze, i sistemi pensionistici basati sulla ripartizione (nei quali i contributi dei lavoratori non vengono accantonati e investiti per pagare la pensione a quegli stessi lavoratori che hanno versato i loro denari, ma i contributi pagati dai lavoratori vengono spesi direttamente per pagare le pensioni in essere), fondi-locusta, speculatori finanziari spregiudicati, derivati finanziari, costruzione di opere pubbliche inutili o che crollano dopo pochi anni, sperperi vari, ecc. Così l’inflazione è garantita! Senonché la teoria dell’inflazione si arena miseramente sugli scogli più temibili: LA DEFLAZIONE E LA CRISI ECONOMICA! Oggi esiste una capacità inusitata da parte dei sistemi produttivi: grazie alla tecnologia, all’informatica, alla meccanizzazione, ai robot, alle coltivazioni intensive e a tutte le altre diavolerie che l’Uomo ha inventato, esiste comunque un più che abbondante eccesso di produzione, il che rende praticamente impossibile che esista un adeguato livello di inflazione, dato che l’inflazione esiste quando la quantità di moneta in circolazione è maggiore dei beni acquistabili. Perciò oggi, nonostante tutte le misure adottate dalle autorità monetarie e dalle banche centrali, l’inflazione ufficiale è bel lontana da quella auspicata: anzi, i prezzi di certi beni diminuiscono, e questo fenomeno si chiama deflazione! Ma se c’è deflazione, non solo la riduzione del valore reale dei debiti non avviene, ma il valore reale stesso dei debiti AUMENTA! E le crisi economiche si è scoperto che bloccano le iniziative di spesa dei cittadini, così il POPOLO NON COLLABORA, infatti se questi maledetti cittadini non spendono come si deve, non ci può essere un’inflazione sufficiente!

5. Per quanto riguarda le borse valori, esse sono un magnifico veicolo di ridistribuzione della ricchezza, dai meno ricchi ai più ricchi. Sì, avete capito bene: con le borse valori viene depredata la gente meno possidente e più ignorante – nel senso che non conosce certi meccanismi -, a beneficio e vantaggio della gente molto ricca, coloro i quali conoscono molto bene come funzionano i mercati dei capitali, e che attraverso di essi possono accrescere il loro già pingue portafoglio. Nello specifico, in borsa sono quotati dei titoli, per esempio azioni e obbligazioni. L’andamento delle quotazioni è molto interessante, infatti se osserviamo come questi mercati si muovono, è facile per un osservatore di primo pelo, e purtroppo per lui sprovveduto, fare un ragionamento di questo tipo: “bene, il titolo ‘X’ l’anno scorso valeva 100, oggi vale 150, quindi l’anno prossimo varrà almeno 200. Perciò, se investo oggi, l’anno prossimo avrò in saccoccia un bel mucchio di verdoni in più!”. Tuttavia, il tizio, dopo aver comprato a 150, dopo qualche tempo vede che il titolo è sceso a 120, o a 100. Così, preso dall’ansia e dalla paura, lui vende. Però, osservando il mercato, quei titoli dopo un po’ di tempo saranno tornati non solo a 150, ma saranno saliti a 200, o anche più. Ma il nostro tizio ha comprato a 150 e venduto a 100, quindi è stato depredato di 50. Ecco, questo è un esempio banale, ma è proprio così che avviene nelle borse valori per la maggior parte delle volte. Così il sistema economico trova il modo di ripagare gli interessi in gioco, grazie alle borse valori, e grazie agli investitori poco lungimiranti e inconsapevoli.

6. L’economia del Paese forte dovrebbe conquistare l’economia del Paese più debole. Ciò si potrebbe attuare in vari modi. Per esempio, le aziende forti del Paese forte che acquistano quelle degli altri Paesi più deboli. Oppure con sistemi simil-coloniali (visto che il colonialismo non è più considerato un sistema carino da attuare), facendo in modo che il Paese debole si indebiti in valuta del Paese più forte. In tal modo il Paese debole, avendo debiti in valuta estera, si mette completamente nelle mani dei Paesi forti, con tutte le conseguenze del caso, come i default. E, come sappiamo, nei default molta gente ci rimette le risorse che aveva investito, cioè i loro denari, così depredati, servono per pagare quegli interessi a debito in sovrappiù creati dal sistema.

7. Si è usato, nel passato, anche la carta della guerra. Il vincitore prende tutto. Quando vince, però… Nel caso si iniziasse una guerra con l’idea di vincerla, mentre successivamente la si perdesse, sarebbero guai. Molte guerre, in passato, sono servite ad azzerare i debiti dei vincitori. Ma, con la crescita della potenza militare, e le devastazioni possibili con le armi di potenza inaudita oggi disponibili, il ricorso alla guerra militare è maggiormente temuto rispetto a una volta, oltreché non tollerabile dalla comunità internazionale. Per cui, rispetto a una guerra tradizionale, è molto meglio una guerra economica, che non si vede e non si sente, ma fa ancora più danni di una guerra militare.

8. E via così, con sistemi altrettanto “lungimiranti”.

--- Dal capitolo: “I punti deboli del sistema attuale” – Fine.

LA GUERRA È UNO DEI SISTEMI PER RESETTARE IL SISTEMA


Se noi esaminiamo l’ammontare dei debiti prodotti dal sistema economico e monetario attuale, vediamo che le cifre in gioco sono mostruose; eccone alcune:

- Debiti mondiali: oltre i 226mila miliardi di dollari.

- Derivati mondiali: ci sono solo stime, controverse tra l’altro. Ma girano voci di cifre di oltre 1000mila miliardi di dollari.

- Il tutto a fronte di un PIL mondiale di circa 84mila miliardi di dollari.

Domanda: chi paga?

Ebbene, gli aumenti recenti del gas, delle bollette, dei generi alimentari e di tutto il resto ci può dare un’idea di chi pagherà.

Poi c’è la guerra in Ucraina: ma come conseguenza di ciò ci sarà un sacco di gente che, in qualche modo, verrà escussa, espropriata dei suoi beni, spremuta come un limone. Infatti in una guerra, in qualsiasi guerra, militare o economica che sia, il vincitore prende tutto, mentre il perdente paga a caro prezzo la sua sconfitta. Ma in questo modo, e secondo tale logica aberrata che vuole che il vincitore sopravviva a spese del vinto, si perpetua infinitamente nel tempo lo stesso criterio aberrato del sistema economico in uso nell’occidente, e praticamente in tutto il mondo: la scarsità e l’insufficiente quantità di moneta presente nel sistema economico usato dall’Uomo.

INDURRE LA SCARSITÀ È UN MODO ABERRATO PER CERCARE DI CONTROLLARE L’UOMO


Infatti, in un sistema economico in cui sono richiesti soldi per sopravvivere, se in esso ci fosse scarsità di moneta e di denaro, il risultato sarà sfruttamento e sottomissione delle persone, disperazione e ingiustizie.

In conseguenza di ciò, naturalmente, la gente tenderà a ribellarsi, prima o poi. Così, a un certo punto, succederà che una goccia faccia traboccare il vaso, e la guerra inizierà, facendo anche scattare la trappola: infatti, in una guerra ci sarà il vincitore che prende tutto, a spese, carissime, a carico del vinto.

LA SCARSITÀ È UNA TRAPPOLA, CHE PUÒ SCATENARE LA GUERRA


Ma notate che, in primo luogo, ci fu scarsità. In un sistema economico è la moneta che rende possibile gli scambi, e, come ben sappiamo, in un sistema economico sono gli scambi che rendono possibile la soddisfazione dei bisogni delle persone.

In realtà, anche la faccenda degli scambi ha in sé una bugia: infatti, la soddisfazione delle persone avviene in primo luogo grazie all’iniziativa personale di ciascuno. Più la persona è capace, e maggiormente sarà in grado di provvedere alle sue esigenze e a quelle della sua famiglia, e persino di aiutare gli altri. Perciò lo scambio economico è un aiuto, non il fondamento dell’economia.

Infatti, l’etimo della parola “economia” significa “amministrazione della casa”. Gli antichi greci identificavano la casa, “oikos” in greco antico, come l’ambito di svolgimento di tutte le attività di una famiglia, fino ad estendere il suo significato come luogo natio, ma anche patria, luogo di origine. Le attività che avvenivano nell’oikos erano possibili grazie all’iniziativa personale di ciascun componente della famiglia, ed era interesse principale che ciascuno di loro fosse abile, capace e molto istruito su, possibilmente, qualunque cosa. L’oikos aveva bisogno di persone eclettiche, molto istruite su ciascun aspetto fondamentale della vita, e questo avrebbe garantito la migliore sopravvivenza di quel nucleo fondamentale della civiltà di allora, che era l’oikos, appunto.

Quindi, venendo a noi, vediamo che il fondamento originale di un sistema economico è la famiglia, e gli scambi consentono la soddisfazione dei bisogni delle famiglie, ma non meno del fatto che ciascun componente della famiglia sia istruito, capace e abile nel miglior modo possibile.

Tuttavia nel sistema economico moderno è inserito un tassello, la moneta, che, se mancante o scarsa, diventa difficile, se non impossibile, il concretizzarsi degli scambi e della migliore istruzione, e quindi la soddisfazione dei bisogni.

UNA BUGIA PRESENTE NEL SISTEMA ECONOMICO


Facciamo anche un ulteriore ragionamento, al fine di “stressare” la teoria economica moderna. Sappiamo che per ottenere denaro, o moneta, è necessario avere un lavoro, grazie al quale essere pagati in cambio del suo svolgimento. Ebbene, stressiamo questo assunto, in questo modo: supponiamo che un bel giorno tutti perdano il lavoro: sia i lavoratori del settore privato che di quello pubblico. Tutti. Certo, è un’ipotesi estrema, fantasiosa, impossibile, tutto quello che volete. Ma pensateci un attimo: se avvenisse questo, cosa succederebbe all’economia? Esatto, andrebbe tutto all’aria! Tutto il sistema economico crollerebbe, prima o poi, e la moneta, dato che non ci sarebbero scambi di lavoro, potrebbe anche essere presente: nelle banche, nei depositi bancari, o in qualche forziere, ma non avrebbe alcun valore, dato che gli scambi si fermerebbero, e la gente non avrebbe denaro per scambiarlo con prodotti e servizi necessari ai suoi bisogni.

Tuttavia la gente, anche senza lavoro, avrebbe comunque dei bisogni! E avrebbe lo stesso la necessità di soddisfarli! Perciò, se un bel giorno il nostro sistema economico sostituisse con dei robot tutti i lavoratori, cosa succederebbe? Ebbene, vedete che la mia ipotesi, che tutti perdano il lavoro, potrebbe non essere così folle e impossibile, visto il livello della tecnologia oggi raggiunto, e che continua a sfornare nuove soluzioni che rendono possibile sempre più nuove applicazioni industriali, rendendo il lavoro umano sempre meno indispensabile.

Perciò rendiamoci conto che il sistema monetario attuale è sbagliato, contiene una bugia: non tiene conto del fatto che esistono, già oggi, larghe fasce di popolazione a cui non giunge in quantità adeguata, o addirittura per nulla, la moneta richiesta nel sistema economico, al fine di realizzare gli scambi necessari al soddisfacimento dei bisogni delle famiglie. Naturalmente questa bugia crea scarsità, e, come abbiamo visto, dalla scarsità è facilissimo cadere poi nella guerra.

ALLA BUGIA, SI AGGIUNGE IL DANNO


Se dobbiamo dirla tutta, oggi di moneta, e denaro in genere, ce n’è fin troppa nel sistema, ma tende ad accumularsi in poche mani. C’è una grande sperequazione: esistono pochi possidenti che amministrano quantità enormi di ricchezze, e che sono in grado di causare il bello e il cattivo tempo nell’economia di qualunque Paese al mondo; ma c’è anche tanta gente che fa fatica ad arrivare a fine mese, o addirittura fa la fame.

Notate che, nel sistema economico attuale, più si immette moneta o denaro in esso, e più cresce la sperequazione, ovvero “piove sul bagnato”, nel senso che i ricchi diventano più ricchi, e i poveri più poveri. Inoltre succede che i debiti aumentino in modo spropositato, come abbiamo visto. Il che significa che c’è una minoranza di persone che si arricchisce smodatamente alle spalle della maggioranza della popolazione, che vive perciò in una condizione di scarsità: una terribile situazione che potrebbe costituire il preludio di una guerra.

Inoltre vedete che questa ricchezza viene ottenuta con una sorta di trucco, usando un sistema monetario che, per foraggiare i ricconi, sull’altro lato del sistema viene generata una tale quantità di debiti che diventa ben presto ingestibile, a meno che qualcuno venga depredato ed escusso in qualche modo, anche attraverso una guerra militare, per conquistare ricchezze e nuovi territori, cosa che permetterà di ripagare i debiti. Vedete naturalmente che tutto questo è estremamente ingiusto e irrazionale.

Questa dicotomia, ricconi – poveri, potrebbe manifestarsi non solo all’interno di un singolo paese, ma anche tra vari paesi al mondo. Infatti, esistono paesi ricchi e paesi meno ricchi. Ma, vedete? La gente povera emigra in massa verso i paesi più benestanti, e noi in Italia ne sappiamo qualcosa. Cosa pensate che potrebbe succedere, prima o poi? Sicuramente questo scontro tra ricchezza e scarsità non genererà nulla di buono, se non si prenderà atto che abbiamo un problema, un grosso problema: e qual è la ragione per cui accadono queste cose? Perché succede questo? Per questo motivo:

NEL SISTEMA MONETARIO ATTUALE MANCA LA VARIABILE “X”


La scarsità, foriera di guerra, viene generata attraverso un grave difetto che persiste nei sistemi monetari moderni. È un difetto che perdura da parecchi secoli, ormai: sarebbe alla buon’ora giunto il momento di prendere atto del problema, darci un taglio, trovare e mettere anche a punto una soluzione. Cosa che naturalmente ho già fatto, come già qualcuno che mi legge dovrebbe aver ormai intuito, ma che preciserò ulteriormente tra poco.

Comunque, vediamo di concludere il ragionamento da cui siamo partiti: la guerra militare è solo una delle stupide attività necessarie, secondo un calcolo sbagliato e aberrato, per ripianare i debiti e gli interessi, facendoli pagare a caro prezzo alla parte soccombente.

Ma questa mancanza di denaro e di moneta non è altro che la conseguenza del fatto che nel sistema economico e monetario moderno manca una cosa importantissima, che finora non è mai stata scoperta e resa evidente in tutta la sua essenza: una variabile “X”, questa:

- IL FATTO DI CERTIFICARE E REMUNERARE IN MODO TANGIBILE IL VALORE E L’APPORTO ECONOMICO DELLE FAMIGLIE ALL’INTERNO DI UN SISTEMA ECONOMICO.


Infatti è solo grazie alle famiglie, e alla procreazione che avviene in esse, che lo Stato può esistere e continuare all’infinito la sua stessa essenza. Se non ci fossero le famiglie, non ci sarebbe un Popolo. E se non ci fosse un Popolo, non ci sarebbe neppure uno Stato.

Uno Stato, per quanto grande, evoluto e potente, non può fare a meno di un Popolo, e un Popolo è, metaforicamente parlando, come una catena, in cui il suo elemento fondamentale è quell’anello rappresentato dalla famiglia. Perciò, se la famiglia cede, cede anche tutta la catena, e tutto il Popolo, e anche lo Stato collasserebbe su se stesso.

Quindi una scarsità di moneta farebbe collassare qualunque Stato, anche il più potente.

Ma ricordate una cosa: la moneta non è nulla, in confronto all’importanza delle famiglie. Voi potete avere i forzieri pieni d’oro, di diamanti, di dollari e di sterline, ma se il Popolo vi gira le spalle, caro Stato bello e forte, sei spacciato!

UNA SCOPERTA EPOCALE


Quindi, come chiosa finale, rendiamoci conto che la moneta, per come oggi è intesa, è completamente sbagliata. Per analogia, stiamo considerando la moneta come se fosse la Terra piatta.

Rendiamoci conto perciò che dobbiamo cambiare il nostro pensiero a riguardo della moneta e dell’economia, facendolo evolvere in una nuova dimensione, in un Nuovo Sistema Economico.

Nel Nuovo Sistema Economico non basta distribuire soldi, denaro e moneta a pioggia, come farebbero i sostenitori della MMT (acronimo di Modern Monetary Theory, Teoria della Moneta Moderna), oppure distribuire nel tessuto economico nuove risorse tramite una moneta fiscale, senza attuare a livello strutturale le opportune innovazioni. Infatti, come torno a ripetere, nel sistema monetario attuale la moneta si accumula in poche mani, quelle dei cosiddetti “granosi”, ovvero i ricconi; ma dall’altra parte abbiamo la maggioranza della popolazione, che si troverebbe in bolletta, o quasi. Così oggi, più denaro e moneta si immettono nel sistema, e maggiormente si incentiva la sperequazione, rendendo i ricchi ancora più ricchi, e i poveri ancora più poveri, che oggi non potrebbero neppure più essere alla canna del gas, visto i rincari!

Non posso avere la pretesa di esaurire in queste poche righe tutto l’argomento, e tutte le nuove scoperte che possono portare l’Uomo su un nuovo livello, maggiormente auspicabile, possibilmente privo di guerre, ingiustizie e povertà. Ma nei documenti che seguono potete trovare tutti gli elementi che servono per realizzare concretamente il balzo in avanti che l’Umanità aspetta.

Il mio manuale, “Cenni di un Nuovo Sistema Economico, Monetario, Fiscale e di Giustizia”:

https://drive.google.com/file/d/1ZvbXSCvRzJ5cYjATODAzirZZxLmbgHSF/view?usp=sharing

La sintesi del mio manuale, “Sintesi di Cenni di un Nuovo Sistema Economico, Monetario, Fiscale e di Giustizia”:

https://drive.google.com/file/d/1GsduFrqMCGGFjEqptZk92qcSZzbUU82O/view?usp=sharing

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