DATI ISTAT SUI DECESSI, AGGIORNATI A NOVEMBRE 2022

ISTAT in data 14 febbraio 2023 ha pubblicato i dati dei decessi avvenuti in Italia per tutte le cause di morte.


In Figura 1 si possono esaminare i dati dei decessi aggiornati a novembre 2022, e confrontati con gli anni precedenti, per i mesi da gennaio a novembre, per gli anni a partire dal 2011, quindi escludendo dicembre di tutti gli anni, per il motivo che, appunto, ISTAT ha pubblicato per il 2022 solo i dati fino a novembre.


Le colonne dal titolo «Differenza [anno] – [anno – n]» riportano nelle celle con lo sfondo verde i dati in diminuzione, mentre lo sfondo rosso indica i decessi in aumento.




CONSIDERAZIONI SUI DATI


Come si può notare, periodicamente ci sono state varie sequenze di numeri con sfondo rosso, ad indicare che in quell’anno sono avvenuti picchi di epidemie di qualche genere, e conseguenti decessi. Per esempio, nel 2015 ci fu un’epidemia influenzale particolarmente pesante, e notiamo la sfilza di celle rosse, evidenziate nella colonna «Differenza 2015 – 2014». In quell’anno infausto ci furono 47.686 decessi in più rispetto all’anno precedente.


Per un confronto diretto, possiamo vedere le conseguenze della pandemia avvenuta nel 2020, che, come ben sappiamo, ha causato una strage, e, numeri e Figura 1 alla mano, i decessi ammontano a 81.780 in più rispetto al 2019, evidenziati nella colonna «Differenza 2020 – 2019».


Nel grafico di Figura 2 sono rappresentati i decessi totali, dal 2011 al 2022, sempre per i soli mesi da gennaio a novembre:



Come si nota, i decessi aumentano di anno in anno. Il motivo di questa tendenza al crescere dei decessi è dovuto ai fattori demografici. Infatti, fino a circa la metà degli anni 70 del secolo scorso le nascite aumentavano, anno dopo anno, fino a raggiungere e superare il milione di bambini nati ogni anno. Da allora ci fu una diminuzione costante, tant’è che oggi nascono ogni anno solo 400mila bambini, forse meno. Ovviamente, dopo un forte incremento delle nascite, trascorso un’ottantina di anni (tanto è oggi la vita media in Italia), avviene il fenomeno contrario, ovvero un incremento dei decessi: che è esattamente ciò che si vede nel grafico di Figura 2. Si tratta di una tendenza di decessi in aumento, anno dopo anno, che andrà avanti per altri trent’anni, circa, ovvero fino grosso modo al 2050. Infatti 2050 meno 80 fa 1970. Come vedete, hanno fatto bene i miei genitori a farmi studiare...


Per approfondire il discorso della situazione demografica italiana, e del fatto che il numero dei decessi continuerà a crescere per i prossimi trent’anni, potete leggere il seguente post:


https://www.facebook.com/giampaolo.zanaboni/posts/pfbid0ZeegZpX69oqm2Gt2o2Sydm7fL7xKdt2LedhdxAuf5NGcK7NSwQ5r4KfLmL7TMVZMl?__cft__[0]=AZVQCh0YVy-ePQU9PPZjljQsWEoJBz37w--llAjtrMazCIekWltaWQTzJrdieAWSE7d6D-Wnu_fjHDws79-TllXw5ZWCMbWalWETIFm-5TXs0A&__tn__=%2CO%2CP-R


Qui lo stesso post, ma in formato blog:


https://unaltroblogcimancava.blogspot.com/2022/11/dati-istat-sui-decessi-aggiornati.html


Comunque, al momento in cui scrivo le autorità dicono che ci sono stati in Italia 188mila decessi Covid-19. Tuttavia non si vedono, né in Figura 1, e neppure nel grafico di Figura 2.


Però in Figura 1 si vedono sfilze di decessi avvenuti nelle fasce d’età più giovani.


CONCLUSIONE


I dati ISTAT sono piuttosto chiari. I 188mila decessi per Covid-19 non ci sono. Ovvero, questo incremento di decessi, fatto passare per un effettivo aumento di morti di 188mila in più rispetto alla media, non esiste.


Le autorità insistono a prendere come riferimento, per calcolare l’eccesso di mortalità, la media degli anni dal 2015 al 2019, che, rispetto alla struttura demografica italiana, è una cosa demenziale. Inoltre, questo sistema si presta a fornire indicazioni false sull’eccesso di mortalità, dato che la media dei decessi 2015-2019 non può che essere più bassa rispetto agli anni successivi: e questo è un fatto incontrovertibile. Perciò siamo di fronte alla manipolazione dei dati e della verità, asserendo e dicendo che esiste un eccesso di mortalità, rispetto alla media 2015-2019: semplicemente, questo non è assolutamente vero, e chi sostiene questa tesi dice il falso, perché in Italia la struttura demografica è quella che ho esposto, ed è conosciuta da tutti, certificata dai dati ISTAT. La mortalità in eccesso è un fatto naturale, conseguenza diretta di quell’incremento di nascite che avvenne fino a circa il 1970-75.


Poi c’è il discorso dell’eccesso di mortalità nelle classi di età più giovani, che, come sappiamo, non è imputabile a Covid-19, visto che i dati ufficiali parlano di una letalità esigua per i giovani.


Per il discorso dei decessi sulle classi di età più in là negli anni, nel 2022 si continua a morire come prima, e più di prima. Praticamente, numeri ISTAT alla mano, le politiche di vaccinazioni di massa anti Covid sembra che abbiano funzionato più o meno altrettanto bene come la macchina per tritare il brodo. Ma c’è il fenomeno dei decessi nei giovani da spiegare.


Poi ci sarebbe anche un’altra questione, piuttosto pesante: quanta gente ha subito effetti collaterali indesiderati, con sospetto che la causa sia nelle vaccinazioni anti Covid? Questo è un tema da affrontare al più presto: per prima cosa, al fine di trovare una cura. Come seconda cosa, per preparare il conto da presentare a chi ha sbagliato. Sarà un conto salato, suppongo. Sarà un rospo da ingoiare, suppongo. Che coinvolge un sacco di gente, a cominciare dalle massime autorità.


Per non parlare di tutta quella gente che ha “creduto nella scienza”. Ecco a voi la “scienza”, si vede benissimo, nelle Figure 1 e 2.


Che Figure di m...

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