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I CONTI DELLO STATO – PARTE 1

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L’argomento di oggi riguarda gli interessi pagati sul debito pubblico italiano, dal 1995 al 2021. Qualunque prestigiatore sa che è necessario attirare l’attenzione dello spettatore da qualche altra parte, ben lontano comunque dalla mano che pone in essere il trucco. Nello specifico, è praticamente dal tempo in cui il Mar Morto non aveva ancora marcato visita che ci rifilano ogni tipo di balla e distrazione, pur di fare in modo di non destare la nostra attenzione sul fatto importante, che è questo: - i dati Eurostat rivelano che dal 1995 al 2021 l’Italia ha pagato per interessi sul debito pubblico la bellezza di 2.033 miliardi di euro, diconsi duemilatrentatre. DUEMILA MILIARDI E ROTTI! Naturalmente, questa notizia di prima pagina non l’abbiamo mai sentita in TV, né letta sui giornali, né è stata affrontata in qualche dibattito politico. Negli strumenti d’informazione si parla d’altro, come, notizia di questi giorni, le mazzette che giravano / girano tra gli europarlamentari: ma sono po

DATI ISTAT SUI DECESSI, AGGIORNATI A OTTOBRE 2022

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ISTAT in data 29 dicembre 2022 ha pubblicato i dati dei decessi avvenuti in Italia per tutte le cause di morte. In Figura 1 si possono esaminare i dati dei decessi aggiornati e confrontati con gli anni precedenti, fino al 2011. Per gli anni dal 2011 al 2022 i dati esaminati sono unicamente quelli dei mesi da gennaio a ottobre, quindi escludendo novembre e dicembre di tutti gli anni, per il motivo che, appunto, ISTAT ha pubblicato per il 2022 solo i dati fino a ottobre. Le colonne dal titolo «Differenza [anno] – [anno – n]» riportano con lo sfondo verde i dati in diminuzione, mentre lo sfondo rosso indica i decessi in aumento. CONSIDERAZIONI SUI DATI Come si può notare, periodicamente ci sono state una sfilza continua di numeri con sfondo rosso, ad indicare che in quell’anno sono avvenuti picchi di epidemie di qualche genere. Per esempio, nel 2015 ci fu un’epidemia influenzale particolarmente pesante, e notiamo la sfilza di celle rosse, evidenziate nella colonna «Differenza 2015 – 2014»

LE PREVISIONI DEL GOVERNO

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Riassunto: il governo italiano ha orientato la sua linea di governo con idee vecchie, che non sono supportate dai dati demografici. Le previsioni del governo, riguardanti crescita economica e bilancio dello stato, non potranno così realizzarsi. Certe cose è meglio saperle prima. In Figura 1 vediamo l’andamento del PIL dell’Italia dal 1995 al 2021. Come si vede, anche a occhio, che solo un cieco non lo vedrebbe, negli ultimi vent’anni circa il Prodotto Interno Lordo italiano non è cresciuto, anzi: la tendenza è in diminuzione. In Figura 2 vediamo invece le previsioni del governo di come andrà il PIL dal 2021 al 2025, previsioni che sono indicate nella Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2022. Come si vede, il governo prevede che il PIL crescerà del 20% in cinque anni, ovvero il 4% all’anno. Dobbiamo domandarci: sono credibili le previsioni del governo? Come mai negli ultimi vent’anni il PIL italiano non è cresciuto, ed è persino diminuito? Per rispondere a questa d

DATI ISTAT SUI DECESSI, AGGIORNATI A SETTEMBRE-OTTOBRE 2022

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Riassunto: Le autorità dicono che c’è un «eccesso di mortalità» in seguito alla pandemia. Tuttavia i dati ISTAT dicono altro. Chi mente tra i due? Bisogna considerare che la tendenza del numero di decessi in Italia è in continua crescita, e il fatto si spiega semplicemente osservando la struttura demografica della popolazione italiana: fino a circa il 1970 - 1975 ci fu la tendenza a una crescita della natalità, arrivando a più di un milione di bambini nati ogni anno. Dopo di ciò ci fu solo decrescita di natalità. A rigor di logica, se fino a 50 anni fa aumentavano le nascite, questo significa che per i prossimi 30 anni avremo decessi in aumento, stante le aspettative di vita essere di circa 80 anni. È una questione matematica e demografica. I dati ISTAT sono una certezza, perciò… Tuttavia c’è un altro fatto inquietante: nel 2021 si nota un sensibile incremento dei decessi nelle fasce di età più giovani, cosa che non è mai accaduta in passato, con questa progressione e intensità. Quindi

LA MONETA CATTIVA SCACCIA QUELLA BUONA

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Sottotitolo: un breve saggio sul sistema monetario. La moneta cattiva scaccia quella buona: questo stabilisce la “legge di Gresham”. Da Wikipedia: questa legge è «attribuita all'inglese Sir Thomas Gresham (1519-1579), agente di cambio al servizio della monarchia britannica, che la enunciò nel 1551; era già nota da molti secoli». Negli scambi commerciali le monete metalliche migliori erano tenute in cassaforte, mentre quelle di peggiore fattura (forse anche quelle falsificate) venivano utilizzate nei pagamenti. Dobbiamo tuttavia analizzare a fondo la struttura di un sistema monetario, perché l’intuizione del Gresham rappresenta solo una piccola parte dell’argomento “sistema monetario”. Ancora oggi noi siamo convinti dell’importanza della moneta, quella legale, per esempio quella rappresentata dall’euro, dal dollaro, dalla sterlina e via dicendo: ma, in realtà, queste monete ufficiali non sono altro che un simbolo, che rappresentano qualcos’altro: l’economia sottostante. LA METAFORA

L’INGREDIENTE SEGRETO DELL’ECONOMIA

Riassunto: c’è un ingrediente segreto alla base di una buona economia. Oggi in Italia non abbiamo una buona economia: ci sono moltissimi debiti, c’è poco lavoro, e quello che c’è è poco remunerato. Ci sono imposte e tasse elevatissime, e una burocrazia asfissiante. Ci sono anche tantissimi disoccupati. Inoltre i prezzi aumentano a dismisura, segno che l’inflazione è un problema grave: un vero e proprio guaio. Il fatto è che le Autorità e i loro consiglieri, gli economisti, non conoscono un ingrediente segreto che deve sempre esistere perché l’economia di un paese sia fiorente e prospera: perciò, scopriamolo! Non è la moneta presente nelle tasche della gente a creare effetti positivi sull’economia del paese. O meglio, la causa fondamentale non è la moneta. Ai tempi del boom economico, in Italia non c’erano soldi: c’erano mazzi di cambiali nei cassetti degli italiani. C’erano mazzi di assegni bancari muniti di girate multiple, con tanto di prolungamento incollato ad essi, perché le firme

NOI POSSIAMO ANCHE FARE CILECCA, MA I NOSTRI SOGNI CONTINUANO A VIVERE

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Nutriamo i nostri sogni, perché ci guideranno verso la meta. Nel frattempo, qui c’è un capolavoro musicale, culturale e artistico: https://www.youtube.com/watch?v=NysGPJ0hzpU Qualche critico degli Iron Maiden ha detto che la loro musica è ripetitiva, dato che all’interno dei loro brani le sequenze musicali insistono eccessivamente, diventando così noiosamente ridondanti. Tuttavia, in campo architettonico, quando ammiriamo un’opera straordinaria, come ad esempio il Duomo di Milano, noi percepiamo quella meravigliosa sequenza di guglie, di colonne, di manufatti di durissima pietra di Candoglia come un’armoniosa espressione del genio dell’Uomo. Colonne che si ripetono, guglie che si ripetono, statue che si ripetono, disegni e forme nel pavimento che si ripetono; e ancora disegni, forme, colori e immagini delle vetrate che si ripetono: quelle sono monumentali opere artistiche, che lasciano chiunque a bocca aperta. E ripeteremmo all’infinito quell’esperienza di ammirazione, perché ogni volt