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DATI ISTAT SUI DECESSI, AGGIORNATI A NOVEMBRE 2022

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ISTAT in data 14 febbraio 2023 ha pubblicato i dati dei decessi avvenuti in Italia per tutte le cause di morte. In Figura 1 si possono esaminare i dati dei decessi aggiornati a novembre 2022, e confrontati con gli anni precedenti, per i mesi da gennaio a novembre, per gli anni a partire dal 2011, quindi escludendo dicembre di tutti gli anni, per il motivo che, appunto, ISTAT ha pubblicato per il 2022 solo i dati fino a novembre. Le colonne dal titolo «Differenza [anno] – [anno – n]» riportano nelle celle con lo sfondo verde i dati in diminuzione, mentre lo sfondo rosso indica i decessi in aumento. CONSIDERAZIONI SUI DATI Come si può notare, periodicamente ci sono state varie sequenze di numeri con sfondo rosso, ad indicare che in quell’anno sono avvenuti picchi di epidemie di qualche genere, e conseguenti decessi. Per esempio, nel 2015 ci fu un’epidemia influenzale particolarmente pesante, e notiamo la sfilza di celle rosse, evidenziate nella colonna «Differenza 2015 – 2014». In quell’

I CONTI DELLO STATO – PARTE 3

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Continuiamo a esaminare i conti dello stato, come nei precedenti due post sullo stesso argomento, ma questa volta in una prospettiva futura. Cosa ci aspetta tra uno, due, tre, dieci anni? Come andrà l’economia dell’Italia? Le tasse diminuiranno? Oppure andremo incontro a periodi grami? O peggio? Bene, in questo post esaminiamo queste prospettive future con speranzosa fiducia. Tuttavia, vi consiglio di leggere quanto segue da seduti. Nel precedente post, intitolato I CONTI DELLO STATO – PARTE 1, abbiamo esaminato gli interessi pagati sul debito pubblico italiano, dal 1995 al 2021, e abbiamo scoperto che l’Italia in 27 anni ha pagato più di 2mila miliardi di euro di interessi: una cifra mostruosa. Poi, nel successivo post intitolato I CONTI DELLO STATO – PARTE 2, abbiamo esaminato gli andamenti storici dei conti pubblici, dal 1995 al 2021, e abbiamo scoperto che la crescita del debito pubblico, in confronto a quella del PIL, è stata fino a 100 volte maggiore. Qui i link ai post: https://

I CONTI DELLO STATO – PARTE 2

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I conti dello stato italiano sono in caduta libera. Non vi dico nient’altro per non allarmarvi. Anzi, no: ve lo dico, perché le cose è meglio dirle, piuttosto che camuffarle, nasconderle, ignorarle o mentire a riguardo, come troppe volte noi italiani abbiamo sperimentato sulla nostra pelle. Quindi procediamo a esaminare i dati disponibili nel canali ufficiali. Nel precedente post, intitolato I CONTI DELLO STATO – PARTE 1, abbiamo esaminato gli interessi pagati sul debito pubblico italiano, dal 1995 al 2021, e abbiamo scoperto che l’Italia in 27 anni ha pagato più di 2mila miliardi di euro di interessi: una cifra mostruosa. Qui il link al post: https://www.facebook.com/giampaolo.zanaboni/posts/pfbid0VN7gaqKakncsTGbEbP3bpWa1kqE29JUJszJwnsq7A2HGUpZzs3qfGHued9FsqL95l?__cft__[0]=AZWxPfVtpdHDal5wiyxiav_pbNNTUustYUBRPiBT3vmnTHfHZnpvGZbnlac0nUzG9tzTKynKMnFGBTdwiG4jWUHMNuwQrLIi6j77XqaS15fbTDSzNP92G1OJ7ViF6tKmGDY4JzNPj4cKDZRGn5HxyO7KXdhJpQqLPOseBIoWEH7xJg&__tn__=%2CO%2CP-R https://unaltroblo

I CONTI DELLO STATO – PARTE 1

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L’argomento di oggi riguarda gli interessi pagati sul debito pubblico italiano, dal 1995 al 2021. Qualunque prestigiatore sa che è necessario attirare l’attenzione dello spettatore da qualche altra parte, ben lontano comunque dalla mano che pone in essere il trucco. Nello specifico, è praticamente dal tempo in cui il Mar Morto non aveva ancora marcato visita che ci rifilano ogni tipo di balla e distrazione, pur di fare in modo di non destare la nostra attenzione sul fatto importante, che è questo: - i dati Eurostat rivelano che dal 1995 al 2021 l’Italia ha pagato per interessi sul debito pubblico la bellezza di 2.033 miliardi di euro, diconsi duemilatrentatre. DUEMILA MILIARDI E ROTTI! Naturalmente, questa notizia di prima pagina non l’abbiamo mai sentita in TV, né letta sui giornali, né è stata affrontata in qualche dibattito politico. Negli strumenti d’informazione si parla d’altro, come, notizia di questi giorni, le mazzette che giravano / girano tra gli europarlamentari: ma sono po

DATI ISTAT SUI DECESSI, AGGIORNATI A OTTOBRE 2022

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ISTAT in data 29 dicembre 2022 ha pubblicato i dati dei decessi avvenuti in Italia per tutte le cause di morte. In Figura 1 si possono esaminare i dati dei decessi aggiornati e confrontati con gli anni precedenti, fino al 2011. Per gli anni dal 2011 al 2022 i dati esaminati sono unicamente quelli dei mesi da gennaio a ottobre, quindi escludendo novembre e dicembre di tutti gli anni, per il motivo che, appunto, ISTAT ha pubblicato per il 2022 solo i dati fino a ottobre. Le colonne dal titolo «Differenza [anno] – [anno – n]» riportano con lo sfondo verde i dati in diminuzione, mentre lo sfondo rosso indica i decessi in aumento. CONSIDERAZIONI SUI DATI Come si può notare, periodicamente ci sono state una sfilza continua di numeri con sfondo rosso, ad indicare che in quell’anno sono avvenuti picchi di epidemie di qualche genere. Per esempio, nel 2015 ci fu un’epidemia influenzale particolarmente pesante, e notiamo la sfilza di celle rosse, evidenziate nella colonna «Differenza 2015 – 2014»

LE PREVISIONI DEL GOVERNO

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Riassunto: il governo italiano ha orientato la sua linea di governo con idee vecchie, che non sono supportate dai dati demografici. Le previsioni del governo, riguardanti crescita economica e bilancio dello stato, non potranno così realizzarsi. Certe cose è meglio saperle prima. In Figura 1 vediamo l’andamento del PIL dell’Italia dal 1995 al 2021. Come si vede, anche a occhio, che solo un cieco non lo vedrebbe, negli ultimi vent’anni circa il Prodotto Interno Lordo italiano non è cresciuto, anzi: la tendenza è in diminuzione. In Figura 2 vediamo invece le previsioni del governo di come andrà il PIL dal 2021 al 2025, previsioni che sono indicate nella Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2022. Come si vede, il governo prevede che il PIL crescerà del 20% in cinque anni, ovvero il 4% all’anno. Dobbiamo domandarci: sono credibili le previsioni del governo? Come mai negli ultimi vent’anni il PIL italiano non è cresciuto, ed è persino diminuito? Per rispondere a questa d

DATI ISTAT SUI DECESSI, AGGIORNATI A SETTEMBRE-OTTOBRE 2022

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Riassunto: Le autorità dicono che c’è un «eccesso di mortalità» in seguito alla pandemia. Tuttavia i dati ISTAT dicono altro. Chi mente tra i due? Bisogna considerare che la tendenza del numero di decessi in Italia è in continua crescita, e il fatto si spiega semplicemente osservando la struttura demografica della popolazione italiana: fino a circa il 1970 - 1975 ci fu la tendenza a una crescita della natalità, arrivando a più di un milione di bambini nati ogni anno. Dopo di ciò ci fu solo decrescita di natalità. A rigor di logica, se fino a 50 anni fa aumentavano le nascite, questo significa che per i prossimi 30 anni avremo decessi in aumento, stante le aspettative di vita essere di circa 80 anni. È una questione matematica e demografica. I dati ISTAT sono una certezza, perciò… Tuttavia c’è un altro fatto inquietante: nel 2021 si nota un sensibile incremento dei decessi nelle fasce di età più giovani, cosa che non è mai accaduta in passato, con questa progressione e intensità. Quindi